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Scrivi un commento al testo di Tania Scavolini
Delusa/reclusa

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Qualcuno vuole uccidermi il cervello,

 qualcosa vuole corrodere il mio stato,

 non ho programmi, non ho certezza.

 Il destino ormai mi è ostile

 da tempo di cui la memoria ho perso.

 Come sarei potuta diventar folle!

 Ma forse lo sono e non lo ammetto,

 il tarlo nella mente consuma

 quel che resta di ancora intatto.

 E’ difficile rimanere vivi

 senza saggiare inadeguatezza,

 fingendo a volte naturalezza,

 a volte mostrandomi vera,

 ma com’è peggio rivelare sofferenza!

 se strana vi sembro vi chiedo scusa

 se mi chiudo in me stessa e non parlo,

 se osservo con malinconia e nutro

 scarsa gioia nello sguardo.

 La scrittura mi viene incontro

 e si palesa amica ma anche nemica,

 lei che mi costringe a esser delusa,

 specchiata in un malato aspetto

 in una me che non accetto.

 Cerco di evadere dalla ragnatela,

 da un miserabile ragno reclusa,

 ma nessuno conosce l’uscita

 e soffoco tra fili d’amarezza.

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